Verona

ADIGE DOCKS - SPORT & ENTERTAINMENT

 

L’area che per vent’anni ha ospitato il più importante presidio di approvvigionamento ferroviario del Nord Italia rappresenta un caso tipico in cui città e produzione si sono dati le spalle per decenni, divisi da un muro muto e invalicabile. All’interno del perimetro murario due grandi docks meccanizzati e lo spazio aperto per i vagoni ferroviari; all’esterno un tessuto urbano consolidato e popoloso, ma “aggirato” dai flussi viari principali. In fronte ad entrambi una grande porzione di “Parco Adige Sud”, risorsa vastissima di aree rurali boschive ed umide quasi dimenticata anche da quel soggetto pubblico che poco ha fatto negli anni per valorizzarla e sancirne definitivamente il valore.

 

Tutti e tre i sistemi risultavano completamente sconnessi tra loro, a tal punto che il primo atto di ripartenza proposto dai progettisti è stato proprio quello di abbattere quel il muro di confine diventato un simbolo di incomunicabilità e di creare in soli quattro giorni di lavoro uno spazio pubblico temporaneo di cerniera a disposizione di tutti.

 

A valle di questa azione sperimentale è stato avviato il “Masterplan Adige Docks”, finalizzato a declinare il percorso operativo di riuso a nuova vocazione sportiva e di loisir per l’intera area. L’impianto progettuale si regge su 4 sistemi fortemente connessi tra loro, con una evidente gerarchia che fa prevalere lo spazio aperto sullo spazio costruito. Essi sono:

– Il sistema della dorsale urbana, che costituisce la spina dorsale dell’intero progetto lungo la quale vengono gestiti i principali flussi di utenza pedonale, interni ed esterni agli edifici;
– Il sistema della mobilità dolce, che innerva l’intero ambito e si estende ai quartieri adiacenti della città;
– Il sistema della vegetazione, organizzato per filari lineari e boschetti ombreggianti che individuano gli assi longitudinali di percorrenza dolce e i punti di sosta dislocati nei punti di maggiore affluenza;
– Il sistema degli edifici, che organizza le gerarchie spaziali tra pieni e vuoti. All’aspetto industriale “muto” dei due docks vengono contrapposte nuove volumetrie più espressive e aperte ai flussi di utenza. Ad oggi il vasto programma “Adige Docks” ha completato la progettazione definitiva/esecutiva, sta ufficializzando i partenariati di gestione (ad esempio il CONI) e sono imminenti ora le fasi attuative di cantiere, la cui conclusione è prevista per il 2020.

 

DATI DI PROGETTO

 

LUOGO: Verona, Italia
COMMITTENTE: PSP Invest s.r.l.
COORDINAMENTO AL PROGRAMMA: Dott. Paolo Bertelli
CONSULENZA LEGALE E AMMINISTRATIVA : Avv. Bruno Barel e Avv. Emilio Caucci – Studio Legale Associato BM&A
ARCHITETTURA, PAESAGGIO, VIABILITA’, OPERE IMPIANTISTICHE, OPERE STRUTTURALI E ATTIVITA’ SPORTIVE : Aspro Studio (Claudio Bertorelli, Giacomo Casentini), ADV associati (Andrea Dalla Valle, Luca Dalla Valle), DDV architetti (Daniele Dalla Valle, Alice Corsi), bc+v architetti (Nicola Cacciatori), Arch. Gaetano Rinaldo, TRM engineering (Michele Rossi, Paolo Galbiati), DNA sport consulting (Nicola Schena, Diego Santilli).
SUPERFICIE DEL LOTTO: 68.661m²,
VOLUME ESISTENTE: 257.135mc
VOLUME DI PROGETTO: 201.874,86mc,
SUPERFICIE COPERTA ATTUALE: 28.450m²,
SUPERFICIE COPERTA DI PROGETTO: 26.057m²,
SUL: 32.107m²,
SLP: 56.372 m²
UNA NUOVA PIAZZA PUBBLICA DI 10.000 m² ;
UNA DORSALE URBANA LIBERA E APERTA AL PUBBLICO LUNGA 500m;
UN NUOVO PONTE CICLOPEDONALE DI COLLEGAMENTO A BORGO VENEZIA;
UNA NUOVA PASSEGGIATA DI DISCESA AL PARCO ADIGE SUD;
UN NUOVO COLLEGAMENTO CICLABILE VERSO LE MURA MAGISTRALI;
SPAZI APERTI E GIARDINI CON 420 ALBERI E 36 SPECIE VEGETALI DIVERSE;
ADEGUAMENTI ED INTERVENTI ALLA VIABILITA’ DI VIA UNITA’ D’ITALIAPREMESSA

 

Adige Docks agisce nel tessuto della mobilità esistente proponendo diverse categorie di intervento puntuale finalizzate a favorire il raggiungimento e l’attraversamento di quella parte strategica di città in maniera fluida, pubblica e principalmente dolce. A tal fine sono previsti:
– valorizzazione dei tratti ciclopedonali esistenti in arrivo all’area dalla Cittadella Universitaria (posta all’Ex Caserma Santa Marta) con una segnaletica a terra e su supporto verticale
– nuova porta di ingresso al “Parco dell’Adige Sud – Giarol Grande”

 

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